Emiliano Miccinilli
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La questione in oggetto è la locazione di un appartamento in comproprietà di 3 persone, locato a 400 euro dalla sorella di mio padre, la metà del valore immobiliare, che precedentemente veniva locato ad euro 850. L'esposto Presunto parte in nero.
Inutile rappresentare che, mio padre deve ricevere una risposta sull'esposto presentato e girato per competenza alla Direzione Regionale Lazio da circa 4 anni, dalla presentazione dell'esposto.
Per non parlare delle numerose email inviate, non avendo ricevuto alcuna risposta, delle numerose chiamate riattaccandomi il telefono.
Oltretutto mi hanno dichiarato che chiunque può affittare casa anche a 100 euro, nonostante il valore di mercato sia 800. Quindi se volete, potete dichiarare 100 euro. Elementi al quanto gravi. Sarebbe di cambiare nome in Agenzia delle Uscite. Tutte le chiamate sono registrate.
Nonostante una decina di solleciti da parte del Direttore Ruffini, nonostante i numerosi solleciti del Garante del Contribuente Gargani, ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Sono stati segnalati atti contrari ai doveri d'ufficio, negazione di diritti essendo comproprietario di 1/3 dell'appartamento in comproprietà.
Il tutto è stato cristallizzato presso la Guardia di Finanza, che aveva dichiarato che avrebbe dovuto ricevere una sanzione e un accertamento in quanto comproprietario. Ciò che ad oggi ancora non è avvenuto.
Il Direttore Vicario Provinciale di Roma, ha negato a mio padre di accedere agli atti circa indicazioni sulle dichiarazioni dei redditi da locazione,in quanto la stessa Agenzia richiede, non applicando l'art.26 del T.U.I.R.
Quindi non sapendo quanto avrebbe dovuto dichiarare sulla base degli accertamenti eseguiti dalla GdF, ad oggi non ha potuto ottenere le quote parti del canone di locazione.
La GdF, avendo mio padre eseguito accesso agli atti, ha dichiarato che gli stessi potevano essere richiesti all'Agenzia delle Entrate, che la stessa gli ha negato, nonostante avesse un diritto reale e concreto.
Nel merito dovrei scrivete un libro, ma il tutto é stato cristallizato presso la GdF, e inoltre ho depositato un esposto alla Corte dei Conti del Lazio.
Vi consiglio, qualora dovesse richiedere copia del contratto di locazione, richiedete tramite accesso agli atti, in quanto incredibilmente a mio padre sono stati rilasciati gratuitamente contrariamente alle indicazioni dell'Agenzia che richiede l'imposta di bollo pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.
Per tutti i contribuenti che hanno subito accertamenti e sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, inerenti al canone di locazione per la quota di appartenenza non denunciata e quindi hanno subito cause, vi aggiornerò qualora la Direzione Regionale Lazio dovesse dichiarare valido l'operato del Direttore Vicario, in quanto le cause instaurate dall'agenzia sarebbero illegittime e sopratutto agendo contro le stesse normative.
Vi aggiornerò, in attesa di ricevere delle risposte da parte della Direzione Regionale Lazio, per tutto quanto denunciato.
I cittadini pagano profumatamente i loro stipendi, e su una situazione molto banale e chiara, non forniscono risposte.
Tra i tanti scandali visti su striscia la notizia, vale la pena citare il bar all'interno dell'Agenzia che non emetteva scontrini fiscali.
D'altronde è risaputo che i cervelli in fuga vivono e lavorano all'estero.
Nonostante abbiamo 10 volte più parlamentari dell'America, nonostante il numero elevato di funzionari, dirigenti, architetti, ingegneri, collaboratori, il popolo italiano, nonostante paghiamo il 60% delle tasse, quindi dovremmo vivere nel benessere, siamo costretti a vivere nella giungla.
Nulla funziona, trasporti, amministrazioni, pulizia, manutenzione, potendo constatare una qualità di vita pessima.
Difatti siamo conosciuti in tutto il mondo e l'Europa ci schifa, grazie a tutta la classe dirigente che ha amministrato e amministra questo paese.
Inutile fare commenti, ma quanto avviene in questo paese oltre che ad essere scandaloso è inaccettabile per il Popolo.
Emiliano Miccinilli